Il produttore vagabondo: suoni e socialità al Link

Non è per niente scontato assistere a tre giorni di rinnovato entusiasmo, attenzione, vivacità e allegria così intensamente come sta accadendo qui a Bologna per il primo “Underground Movement” il festival che unisce 4 Città (Bologna ospitante, Pisa, Ragusa, Roma e Barcellona in Spagna), 13 spazi, più di 65 artisti, altrettanti gruppi e associazioni operanti in maniera trasversale su musica, arte figurativa, multimediale, letteratura, poesia e sport. Sicuramente la partenza è stata ottima e questa prima edizione di UM sta facendo girare molto entusiasmo nei vari ambiti e nelle varie città, come una forza propulsiva, una nuova vitalità che era da troppo tempo latente ma che finalmente è riesplosa! Tutti insieme siamo qui a Bologna per dire Italia noi esistiamo, Italia non sei solo una scarpa con un tacco, Italia abbiamo tanto da dirti e tanto da dire anche al resto del mondo. E non lo faremo solo con 5 giorni di festival, lo continueremo a fare, come da sempre lo abbiamo fatto in ogni singolo spazio di ogni sperduta città, ma da oggi in poi lo faremo sempre di più, con una forza e un vigore rinnovato, con una rete fatta di carne, ossa e testacce dure che geograficamente già ti copre Italia e si estende anche all’estero!

Photo by Celeste 2015
Link, Underground Festival, Photo by Celeste

Se mercoledì e giovedì abbiamo buttato alcuni punti su un futuro manifesto dell’ U.M. , venerdì abbiamo ampiamente discusso con apporti esterni e cercato di integrare le idee. Dimostrando che l’ U.M.  non è una rete chiusa ma è aperta a ricevere anche i contributi e le idee di tutti. A seguire diversi artisti si sono esibiti per il NO Glucose nel mentre è stato allestito uno spazio espositivo dove fumettisti tenaci come il pisano Francesco Catelani e Federico Fabbri hanno allestito una mostra delle loro autoproduzioni presentando alcuni dei loro ultimi lavori e lavorando al bozzetto che stasera dipingeranno dentro al Link. La serà poi ci siamo spostati ad uno show allo studio -1 insieme ad uno degli ospiti principali di questa sera: Moresound.

Link, Il cate e il fabbri live painting, Photo by Celeste 2015
Link, Il Cate e il Fabbri live painting, Photo by Celeste

Sabato sera PUM e MOVEXPERIENCE hanno presentato al Link il nuovo progetto Italo-Australiano WAGUAL che verrà accompagnato dalla incredibile voce della p.u.mers Soulshaker a cui seguirà una preview del nuovo Live di Neuro e Rezna.

Wagual nasce in mezzo alle foreste dei giganti del Western Australia, la terra del popolo aborigeno Noongar. Lo spelling richiama il serpente arcobaleno, la potente divinità il cui compito era quello di creare e proteggere i fiumi, i laghi, le sorgenti, la fauna selvatica e la terra nativa. “Serpeggiava sulla terra creando le curve e i contorni delle colline e calanchi” e così Wagual vuole serpeggiare nella scena club alla ricerca di  nuovi contorni e nuove sonorità.

Arriva a sud di Perth, nei pressi di Margaret River e ben presto si contamina con la cultura locale in lungo e largo per tutto il Western Australia; viene sviluppato poi in Toscana, creando un ponte tra due culture differenti fortemente influenzate dalle proprie dimensioni ambientali. Attraverso l’utilizzo di nuova sostanza organica: suoni che provengo dai quei territori, dalle rocce, dai legni e dalle foreste oltre a componenti più marcatamente etniche, Wagual contorna con un sound oscuro e spirituale una miscela di techno e house arrangiata e prodotta attraverso l’ausilio di macchine analogiche, bizzarri synth giapponesi e campionatori che catturano i suoni della natura.

Wagual è il primo dei progetti oltre oceano della Netlabel Movexperience  che da circa un anno ha posto solide basi a Perth con un paio di progetti avviati e numerose altre collaborazioni in divenire. Wagual vuole sperimentare lanciando la figura del “produttore vagabondo”. Il produttore musicale vagabondo cerca, trova e riassembla nell’universo dei suoni naturali una nuova dimensione sonora nell’ambito della club music. In un mondo come quello della house music dove spesso gli stili si uniformano al modello imperante, Wagual si propone di riscoprire i suoni delle regioni del mondo.

 

 

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