Break the Wall

Raffaele Costantino

“Raffaele Costantino: Il valore aggiunto della ricerca

Seconda e importantissima tappa per Break the Wall dove tassello dopo tassello cercheremo di ricostruire una cornice per comprendere il suono di oggi e le sue evoluzioni con lo scopo di riportare al centro del rapporto tra arte e collettività un’idea di movimento e di cultura in una matrice sonora “rinnovata”. Nelle righe che seguono, con molta emozione vi presentiamo le idee e lo spirito critico di Raffaele Costantino, tra i più autorevoli artisti Italiani di musica elettronica e Africana oggi, noto anche agli ascoltatori di Radio2 per il grande successo del suo programma MusicalBox.

Musical Box

Come abbiamo già anticipato nel precedente numero, l’obiettivo di questa rubrica è quello di rompere e allo stesso tempo codificare, con molta pazienza, la matrice sonora dell’epoca in cui viviamo all’interno di una cornice che abbiamo definito “Club Cultura – CC”. Uno spazio forse troppo ristretto per l’obiettivo che ci siamo dati, quindi forse, un punto di partenza. Il modello in una buona ricerca, aiuta il ricercatore nel comprendere i fenomeni oggetto della sua indagine. Il modello è solo uno strumento, la cui utilità è strumentale alla capacità del ricercatore di estrapolare leggi di portata più ampia. Sulla scia dell’esperimento di una nuova night life a Pisa, “Club Cultura” da buoni ricercatori, vogliamo creare attraverso questa rubrica un ponte per amplificarne i contenuti e le scoperte.
Per questo nuovo numero ringraziamo la nostra inviata speciale Rozz Ella che ha riproposto a Raffaele una serie di domande spinose, lasciando poi lo spazio per le risposte alla sua creatività, competenza e lungimiranza e sono emerse diverse cose interessanti che vi riportiamo di seguito. Buon Viaggio!
DJ Khalab: Il valore aggiunto della ricerca
In due righe cosa e’ per te la cc?

La club culture è un laboratorio, un luogo dove fare ricerca. I risultati di questa ricerca, una volta maturi, arrivano alle masse sotto forma di produzioni mainstream. E’ sempre stato così, persone creative e curiose sperimentano cellule ritmiche e variazioni estetiche da proporre ai clubbers, oppure scavano nel passato per dare l’immortalità a cose che altrimenti si sarebbero perse per sempre. Gli stessi clubbers poi portano fuori dai luoghi del ballo questo “virus” che si diffonde piano piano e diventa un paradigma di riferimento; Te ne accorgi quando vedi brani come “il coro delle lavandaie” inserito da Sorrentino in un episodio di “The New Pope”. Quel pezzo è stato riscoperto anni fa dai dj e pian piano è arrivato alle masse tramite il cinema.

Un disco che la rappresenta?

Ogni epoca ha avuto i suoi dischi, per me oggi un disco che rappresenta bene i nostri tempi è American Intelligence d Theo Parrish. Dentro c’è la techno, il Footwork, il soul, l’hip hop, il jazz, il funk, etc. Tutto sintetizzato per il club.

Le persone frequentano sempre meno i club, molti chiudono anche in paesi ‘avanti’ come la germania, cosa potremmo fare qui? Cosa manca? Cosa andrebbe cambiato?

I club non rappresentano più l’unico luogo dove poter fruire di buona musica alternativa. In ogni paese d’Europa i festival si sono moltiplicati e rappresentano il luogo ideale dove andare a sentire buona musica, in condizioni di confort mediamente alte, con una esperienza più immersiva perchè per due o tre giorni puoi evitare di connetterti alla realtà. I club pagano il prezzo di questa evoluzione ma anche la loro mancanza di investimenti strutturali. In Italia per esempio sono pochissimi i club con impianti degni d questo nome. C’è anche da dire che la tendenza oggi è quella dei concerti, delle band, dei palchi. Questo cozza con l’essenza della cultura del club.

Quale è la cc che vorresti?

Quella in cui i club sono confortevoli, la musica si sente perfettamente ed i dj sono dei veri ricercatori, che studiano a lavorano tanto per far ascoltare il meglio della musica in circolazione ai clubbers che altrimenti rimangono a casa ad ascoltare spotify. Un luogo dove ascoltare di tutto e dove ballare anche la musica che potrebbe sembrare impossibile da ballare, grazie alla bravura dei dj ed alla qualità del sistema audio.

Dj Khalab“Afro future beat shake. An ongoing round trip journey between tribes and psyche, desert and spaceships, jungle and skyscrapers”

 

 

 

 

 

 

Alcuni preziosi link:

Profilo Bandcamp

 

Musical Box Rai play

 

Altre interviste:

Dj Khalab

Dj Khalab: la musica è un viaggio tra radici e futuro

 

L’Africa scura di DJ Khalab

 

Se vi interessa qui il prossimo appuntamento dal vivo con Club Cultura con Andrea Mi DJ in programma per il 14 Febbraio

 

Edited by Daniele V. and Rozz Ella

Daniele is one of the founder of PUM – Pisa Underground Movement, he is a musician and he loves to play as DJs. He is a Ph.D. in Agricultural and Resource Economics. Born and raised in Pisa (Italy), he collaborates in several projects and uses to travel around the Globe searching for new and interesting music, he loves digging rare and unknown music!

Rozz Ella is one of the main resident DJ for Club Cultura (CC) at Carcol Club in Pisa (Italy), where she also promotes a bass night with the project Neanderthal of the Space Vandals crew. Despite the music, she also collaborates with the AutAut independent journal and with Underblog (www.pumfactory.it) where she manage “Break the Wall”.