Factory Asks

FACTORY ASKS 0014 : LUISELLA BRENDA

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Nome artista 0014 : Luisella Brenda

BIO

Sono nata a Livorno, e già da piccola ho mostrato subito un forte interesse per l’arte, la pittura, il disegno, lo scarabocchiare tavoli, mobili e pareti, alche i miei genitori capirono che la faccenda non si sarebbe placata e quindi mi iscrissero all’ Istituto d’Arte di Pisa dove ho preso la specializzazione in pittura, subito dopo sono andata alla  Scuola Internazionale di Comics di Firenze frequentando il corso di illustrazione. Dal 2011 ho iniziato seriamente il mio percorso come professionista lavorando come illustratrice freelance. A tutt’oggi mi sto costruendo passo dopo passo, lavoro su commissione e intanto mi realizzo su vari progetti personali, e diverse collaborazioni. Perciò quando lavoro disegno e nel mio tempo libero…disegno!

Luisella                    Foto di Martina Ridondelli

01. Come hai intrapreso il tuo percorso artistico?

Ho iniziato sin da piccola ad avere passione e curiosità verso le arti visive, così la strada verso quel percorso è stata più che naturale: ho iniziato con l’Istituto d’Arte a Pisa, specializzandomi in pittura, dopodichè ho proseguito con la Scuola Internazionale di Comics a Firenze, stavolta specializzandomi in illustrazione.

02. A chi o cosa ti ispiri per quanto riguarda i tuoi lavori?

Mi ispiro un po’ a tutto ciò che mi circonda, agli illustratori e ai pittori che mi piacciono, alla fotografia, al cinema, alla normalissima tv, ai libri, alla mia immaginazione e alla realtà. La musica mi accompagna sempre mentre lavoro, ed è anch’essa fonte di ispirazione. Cerco di ricreare nelle mie illustrazioni ciò che ricavo anche da semplici momenti delle mie giornate e della mia vita in generale.

03. In quanto “artista” qual è la tua massima aspirazione?

Mi piacerebbe creare collezioni come sto facendo adesso con la serie delle Pin Up, da poter poi trasporre su vari supporti, dalla tela ad olio alla t-shirt. Vorrei che le mie creazioni esistessero non solo su carta, ma prendessero vita in varie forme e modi, insomma, vorrei mandare a spasso i miei personaggi!

04. C’è un messaggio legato ai tuoi lavori senza il quale non li chiameresti tuoi?

Ciò che caratterizza i miei lavori, almeno in questa fase, è certamente l’ironia. Essendo io in primis autoironica, è come se insegnassi ai miei personaggi a prendersi un po’ in giro.

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05. Che cosa vuol dire underground per te?

Tutto ciò che è indefinibile e che rimanda ad un concetto di nuovo, originale e creativo, con un occhio al progresso dell’immaginario nel suo insieme.

06. Che progetto hai portato al festival e cosa ha significato per te?

Ho portato la mia collezione di Pin Up tradotte nella mia chiave stilistica.  Mi ispiro alle Pin Up di Gil Elvgren, partendo da questo spunto creo il personaggio secondo la mia mano e la mia testa, cercando però di dargli una veste ironica, appunto.

07. Quanto sono importanti secondo te occasioni come il festival per promuovere i giovani creativi locali e cos’altro vorresti che venisse fatto in questo senso?

Credo siano molto importanti, è un modo per farsi conoscere e conoscere artisti che come te stanno facendo della loro passione un lavoro. Sono essenziali per gli scambi di idee che possono esserci e che sicuramente ci arricchiscono; conoscere diversi punti di vista e confrontarsi è fondamentale.

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|  The Factory | Luisella Brenda  |

“Nessun artista è stato maltrattato durante la realizzazione di questa intervista.”

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FACTORY ASKS 0010 : PIERFRANCESCO BUONOMO

illustrazioni colorate e preparazione colore 3

Nome Artista 0010: Pierfrancesco Buonomo

BIO

Sono nato il 13 marzo 1993 a Roma. All’età di 6 anni sono andato a vivere a Lucca dove ho iniziato il mio percorso scolastico. Ho conseguito il diploma di liceo scientifico nel 2010, poi mi sono spostato a Milano dove ho iniziato a frequentare l’ACME, Accademia dei Media Europea, con indirizzo fumetto. Conseguirò la laurea a luglio di quest’anno seguito dal professor Pasquale Del Vecchio (relatore). I miei interessi principali sono legati al mondo dei fumetti, ne leggo un sacco e amo inventare e disegnare storie tutte mie. Il 24 dicembre 2015 è uscito un calendario in collaborazione con  il Centro Studi San Marco per il cinquantesimo anniversario di Lucca Comics & Games distribuito da “La Nazione” su tutta la provincia di Lucca. Mi piace molto collaborare alla costruzione di universi creati da altre menti, da poco sono in collaborazione con uno sceneggiatore, Edoardo Rohl, con il quale sto per presentare le prime tavole di un fumetto alla casa editrice Shockdom. Tra i miei interessi rientra anche la partecipazione a eventi e mostre in cui posso mostrare i miei lavori per ricevere giudizi costruttivi che mi portino ad una crescita personale nel mio campo

01. Come hai intrapreso il tuo percorso artistico?

Ho sempre amato disegnare. Alle medie mi sono accorto che avevo questa passione, purtroppo mi ha portato ad essere anche molto solo perché se tutti i miei compagni di classe uscivano a divertirsi io preferivo starmene alla mia scrivania a disegnare. Non ho mai detto nulla ai miei genitori fino alla quarta superiore, forse ho sbagliato ripensandoci adesso che mi sto per laureare. Non gli ho mai fatto vedere un disegno. Dall’inizio delle superiori in poi mi sono appassionato alla narrativa a fumetti, ne leggevo e ne leggo tutt’ora un sacco, in terza superiore mi piaceva talmente tanto leggere fumetti che mi sono chiesto come sarebbe stato se ne avessi creato uno tutto mio. In quarta superiore ho fatto “outing”, i miei genitori parlavano di volermi mandare alla facoltà di economia perché una volta concluso il ciclo di studi universitari sarei andato a lavorare presso lo studio di mio padre. Quando ho detto a mia madre che volevo intraprendere la carriera da fumettista mi ha guardato allibita, ma successivamente ha compreso che non era solo una passione ma un sogno. I miei genitori hanno dato qualsiasi cosa perché io riuscissi a coronare il mio obiettivo e tutto quello che ho raggiunto fino ad oggi lo devo principalmente a loro che sono stati, sono e saranno sempre i miei primi veri sostenitori. DREAM IT, WISH IT, DO IT.

02. A chi o a cosa ti ispiri per quanto riguarda i tuoi lavori?

Quando produco le mie “opere”, se di questo possiamo parlare, mi ispiro ad un sacco di cose. Per me non esiste ispirazione più grande di quella che ti può dare tutto quello che ti circonda.

03. In quanto artista qual è la tua massima aspirazione?

La mia massima aspirazione? Mangiare con i miei disegni.

illustrazioni colorate e preparazione colore 7

04. C’è un messaggio legato i tuoi lavori senza il quale non li chiameresti tuoi?

Il messaggio nei miei lavori dipende da cosa mi sento di comunicare in quel momento con quel determinato lavoro, non ho un messaggio di base che affiora in tutti.

05. Che cosa vuol dire per te underground?

Underground per me vuol dire completa libertà espressiva non vagliata da un mercato di gusti meticolosi riguardo il modello di bellezza corrente, vuol dire POSSIBILITA’, concetto che al giorno d’oggi in campo artistico non è molto presente. Penso che POSSIBILITA’ sia la parola che per me più descrive il concetto di Underground inteso in campo artistico.

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|  The Factory | Pierfrancesco Buonomo  |

“Nessun artista è stato maltrattato durante la realizzazione di questa intervista.”